Flavia Frisone

Il mare degli uomini, il mare dei miti. Il Mediterraneo antico fra storia e rappresentazione

“Il nostro “mare di mezzo” è la storia che ci parla. La storia che ha tessuto insieme una fantasmagoria di vicende e prospettive di racconto che oggi possono essere riconosciute ma non separate, come non si divide una trama unica più che unitaria.

I miti ne disegnarono l’impalcatura, danno conto delle vite straordinarie e dolenti degli uomini “famosi coi remi”, della rete di “umidi sentieri”, della vertigine e dell’angoscia dell’ignoto, fino ad approdare all’orgogliosa presunzione delle carte, che vollero dirne la solida verità ne finirono col raccontarne il sogno.

Mosaico di esperienze e di apporti che conoscono l’intero ventaglio di modalità che sempre hanno gli incontri, il mare degli uomini, degli uomini antichi, insegna anche a noi oggi ad accogliere il nuovo senza tremare. E ci dice l’inutilità del costruire frontiere, perché l’umanità in cammino è, nel tempo, una forza più grande di qualsiasi barriera”.

Professoressa ordinaria di “Storia greca” all’Università del Salento.

Già Presidente del Corso di Laurea in Beni Culturali e del primo Double Degree Italia -Cina in Beni Culturali (UniSalento-NorthWest University Xi’an).

Le sue pubblicazioni sui temi della colonizzazione greca (in part. Colonie di colonie, 2009) e sui rituali (Leggi e regolamenti funerari, 2000) costituiscono punti di riferimento per gli studi nel settore.

Si occupa anche di storia delle donne nel mondo greco e studi di genere, nelle forme comunicative e di approfondimento della public history (in particolare con il progetto #allascuoladelledonne, avviato dal 2016).

Svolge un’intensa attività di disseminazione culturale, con l’organizzazione di mostre ed esposizioni, in collaborazione con istituzioni pubbliche e private, la partecipazione a contest, incontri pubblici e programmi televisivi (Rai Storia, TedX, Festival delle Filosofie, Festival dell’Antico, ecc.), le rubriche su periodici (Il Gattopardo), i seminari e le conferenze. Per questo impegno appassionato di apertura e comunicazione ad ampio raggio delle sue ricerche, ha ricevuto nel 2023 il Premio Internazionale Anassilaos, XXXV ed., sez. “Megale Hellas”.

È membro di importanti società scientifiche, fra cui la Consulta Universitaria per la Storia Greca e Romana, l’Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia e l’Associazione Italiana di Public History.

È stata nominata quale rappresentante onoraria per la Puglia dalla Fondazione Ellenica di Cultura.