Michele Guirguis

L’intervento intende stimolare una riflessione sugli orizzonti documentari più antichi della presenza fenicia nel Mediterraneo centro-occidentale, con particolare riferimento alla Sardegna e ai rapporti tra le diverse regioni interessate dalla diffusione della cultura fenicia nel IX-VIII sec. a.C. Partendo dalle vie dei tonni che solcavano le acque del Mediterraneo e dell’Atlantico centro-orientale, l’attenzione si focalizzerà sulle peculiarità del registro archeologico dell’isola, con l’approfondimento dei siti di Sulky/Sant’Antioco, Monte Sirai/Carbonia e Cuccureddus/Villasimius, dove sono in corso di svolgimento nuove indagini che documentano realtà composite e multiculturali.
Biografia:
Michele Guirguis è ricercatore di archeologia fenicio-punica presso il Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università degli Studi di Sassari. La sua attività di ricerca e il conseguente impegno didattico sono focalizzati sulle relazioni tra il bacino orientale del Mediterraneo e le regioni occidentali dove la presenza dei Fenici rivestì un ruolo chiave per comprendere l’evoluzione del tessuto connettivo mediterraneo del I millennio a.C. Attualmente dirige gli scavi archeologici e una serie di progetti di ricerca in Italia (nei siti di Cuccureddus a Villasimius, di Sulky a Sant’Antioco e di Monte Sirai a Carbonia) e all’estero (Utica e Kerkouane in Tunisia e nel Libano meridionale). Collabora con diversi studiosi per lo studio e la documentazione della cultura materiale e immateriale dei Fenici tra la fine del II millennio e l’età punico-romana, coordinando diversi progetti editoriali. Membro fondatore e Tesoriere della Scuola Archeologica Italiana di Cartagine (SAIC), è altresì membro del Phoenician Heritage Institute (PHI – Beirut) e direttore della rivista scientifica Folia Phoenicia.